Come un film dell’orrore. Così i Carabinieri hanno descritto il 2020 di una donna che dopo aver iniziato una relazione sentimentale con un 50enne di Padenghe del Garda è entrata in un vero e proprio incubo. Insulti, minacce, umiliazioni (come metterla in ginocchio, sputi), violenze fisiche varie, un rapporto sessuale costretto e divieto di contattare i parenti sono solo alcuni dei comportamenti contestati all’uomo.
Solo pochi giorni fa la donna, esasperata dalla situazione cui doveva sottostare da un anno a questa parte, ha deciso di denunciare, in lacrime, il tutto ai Carabinieri di Manerba.
Solo per capire come l’uomo vessava la compagna basti sapere che aveva installato in casa due telecamere nascoste per controllarla. In un’occasione ha persino rischiato di toglierle la vita quando in un raptus di gelosia a novembre le ha infilato in gola il telecomando della televisione e ha poi tentato di soffocarla con un sacchetto di plastica sulla testa.
In uun’altra occasione, quando è emersa una gravidanza della donna, lui ha proseguito con i maltrattamenti ritenendo che il bambino non fosse suo ma derivasse da un tradimento. Le continue pressioni e le violenze avevano poi convinto la donna a interrompere la gravidanza in ospedale.
Al momento della denuncia è subito scattato il “codice rosso” che ha permesso a Procura e militari di effettuare tutte le indagini del caso in appena una decina di giorni e porre fine così a questo anno orribile per la donna.
Lui è quindi finito in carcere, mentre lei ora si trova in una situazione di sicurezza e ritrovata libertà.
Foto d’archivio.