Dopo le tre anteprime bresciane dell’ottobre scorso, il conseguente debutto nazionale all’Elfo di Milano, l’inizio e il fortunato proseguimento della tournée italiana, Alessandro Bergonzoni, dalle 20:45 di domani sera, torna nella nostra città (al Teatro Santa Giulia) con “Arrivano i Dunque (avannotti, sole Blu e la storia della giovane Saracinesca)”, il suo nuovo e attesissimo spettacolo.
Un luogo scenico, multifunzionale, dove proseguire la sua ricerca artistica nei territori che in questi anni lo hanno visto partecipare attivamente in prima persona ad avvenimenti sia artistici che sociali. E se in questo nuovo allestimento vogliamo trovare un’altra cifra bergonzoniana, insieme ovviamente alla scrittura comica, dovremo cercarla nella “Crealtà”, altra sua invenzione, che esplicita, in un pensiero che si fa neologismo, la vera tensione morale di questo artista unico: il tentativo di ricreare una realtà che non solo non ci basta più ma che possiamo/dobbiamo reinventare giorno per giorno alla ricerca di un futuro di pace assoluta e definitivamente più accogliente fino alle soglie di nuove percezioni e di altri significati. Quindi “Arrivano i Dunque” perché i tempi sono colmi.
Questa l’introduzione dello stesso artista: “Un’asta dei pensieri. Cerco il miglior (s)offerente per mettere all’incanto il verso delle cose: magari d’uccello o di poeta. Parto dallo sproposito, per la rifusa, con la congiungivite, varco il fraintendere, fino all’unità dismisura, tra arte e sorte, fiamminghi e piromani, van Gogh e Bangkok, bene e Mahler, sangue fuori mano e stigmate, stigmate e astigmatici, Dalì fino Allah. C’realtà! Lunire all’esistente l’atranuova san(t)itá, nelle nostre avannotti larvate. Grossomodo, seguendo i miei estinti, preganti di continuare a infinire. Mi sono fatto prendere la mano (sposato o salvato dall’annegar?). Il tempo stringe, non è sempre abbraccio, ma corda o lenzuolo. Basta affacciarsi sul percipizio e sentir lindimostrabiliante sciamanumanesimo tradotto in esasperanto. La scenografia “èscatologica”, il sole blu, la giovane saracinesca su (ermetica perché io mistero), altrista in un tealtro ove nulla accade senza tutti. Manca poco? Tanto è inutile? Non per niente tutto chiede!”
Biglietti esauriti. Domani, dalle ore 20, sarà istituita, presso la biglietteria del Teatro Santa Giulia, una lista d’attesa (che non garantisce l’ingresso) nel caso vengano resi disponibili dei posti.
