Il ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili “già ieri sera ha istituito una Commissione che si aggiunge a quelle già competenti sulle indagini della magistratura”. Lo ha affermato il ministro Enrico Giovannini, nel vertice a Stresa con il capo del dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, per il tavolo tecnico con le autorità locali sull’incidente di ieri mattina della funivia di Stresa-Mottarone.
“È importante capire le ragioni dell’incidente e aiutare chi è stato colpito, su questo sono impegnate tutte le istituzioni”, ha ribadito il ministro Giovannini, nel corso della conferenza stampa.
“È essenziale che tutti mettano a disposizione la documentazione ma soprattutto che ci sia uno spirito di collaborazione tra tutte le istituzioni anche nelle fasi successive dell’indagine. Un pensiero particolare al bambino ricoverato in prognosi riservata a Torino. L’assistenza ai familiari delle vittime è cruciale, le azioni già messe in atto non devono terminare spenti i riflettori”, ha aggiunto il ministro.
Anche il capo della Protezione civile Curcio ha espresso “profondo cordoglio per le vittime di questa terribile tragedia, il mio abbraccio va ai loro cari. Grazie a tutti gli operatori della Protezione civile intervenuti ieri nelle difficili operazioni”.
Il capo del dipartimento per i trasporti e la navigazione del Mims, Mauro Bonaretti, ha firmato il decreto istitutivo della commissione di esperti, presieduta dal professor Gabriele Malavasi, che dovrà redigere una relazione dettagliata da presentare al ministro Enrico Giovannini sulle cause tecniche e organizzative che hanno provocato l’incidente.
Questa Commissione, “voluta dal ministro in considerazione della gravità di quanto accaduto, svolgerà – riferisce una nota del ministero – approfondimenti specifici, che si aggiungono agli accertamenti della Direzione generale per le investigazioni ferroviarie e marittime (Dgfema), organismo investigativo indipendente previsto dalla normativa europea. Dgfema ha avviato un’inchiesta finalizzata ad accertare le cause dirette ed indirette dell’incidente e per individuare le azioni più opportune per evitare il ripetersi di eventi analoghi, fermo restando l’accertamento delle eventuali responsabilità, di esclusiva competenza della magistratura”.
Intanto, gli uffici competenti del Mims hanno informato che la revisione generale dell’impianto è avvenuta nell’agosto del 2016, i controlli si sono poi susseguiti a luglio del 2017 e successivamente, tra novembre e dicembre 2020, sono stati effettuati controlli specifici sulle funi. In particolare, a novembre del 2020 sono stati effettuati controlli magnetoscopici sulle funi portanti, sulle funi traenti e sulla fune soccorso. Infine, a dicembre 2020 è stato effettuato da una società specializzata l’esame visivo delle funi tenditrici.