28 luoghi che, solitamente, non sono aperti al pubblico torneranno ad accogliere i visitatori in occasione delle Giornate Fai di Primavera. Un’offerta ricca e unica quella che riguarderà Brescia e provincia nel weekend del 22 e 23 marzo, resa possibile anche e soprattutto grazie al lavoro di oltre 500 volontari.

“Particolarmente significativa è l’edizione 2025, che celebra il cinquantesimo anniversario della nascita del Fai – ha spiegato la capo delegazione del Fai di Brescia Simona Caridi – Per festeggiare questo traguardo, sarà possibile visitare sia luoghi inediti sia quelli che hanno rappresentato aperture significative nelle passate edizioni”.

Tra le proposte più interessanti di Brescia, si segnala la riapertura del sottotetto di Palazzo Loggia, che torna visitabile dopo alcuni anni. Al Mita Centro Culturale, il Gruppo FAI Ponte tra Culture racconterà la collezione di tappeti più ampia al mondo, in occasione della mostra sui Mamelucchi. Inoltre, sarà possibile seguire un itinerario speciale che toccherà tre teatri cittadini: Borsoni, Mina Mezzadri e San Carlino. Un atteso ritorno è quello di Palazzo Arici, in corso Martiri della Libertà, che durante la pandemia era stato aperto solo su prenotazione e ora potrà finalmente accogliere un numero più ampio di visitatori. Un’altra novità è l’apertura della scuola Tito Speri.

Anche la provincia offrirà un programma ricco. Sarà infatti possibile visitare luoghi significativi e affascinanti a Borgosatollo, Gussago, Malegno, Ospitaletto, Pozzolengo e Villa Carcina.

I LUOGHI BRESCIANI

“Spero vivamente che i visitatori rimarranno affascinati quanto noi nello scoprire questi beni – ha aggiunto Caridi – la varietà e ricchezza delle aperture è una preziosa opportunità per lasciarsi meravigliare dalla storia del nostro territorio”.

Il programma nazionale

A livello nazionale l’iniziativa coinvolgerà oltre 400 città e permetterà di visitare 750 luoghi speciali, molti dei quali normalmente chiusi al pubblico.

Tra le aperture straordinarie si potranno visitare palazzi storici, ville, castelli, teatri, chiese e collezioni d’arte, ma anche siti produttivi. Saranno presenti anche percorsi dedicati alla sostenibilità e la riapertura di alcuni dei luoghi più apprezzati nelle passate edizioni.

L’iniziativa vedrà il coinvolgimento di 133 Delegazioni, 106 Gruppi Fai, 94 Gruppi FAI Giovani e 14 Gruppi Fai Ponte tra culture, il tutto si svolgerà con il contributo di 16mila studenti volontari, formati per fare da guida ai visitatori e accompagnarli alla scoperta della loro città. Le visite saranno a offerta libera.