La Lombardia dovà essere la prima regione italiana a sperimentare le “Tea”.
Il “patto di ferro” tra Confagricoltura Brescia, che da sempre spinge in questa direzione, e l’assessore regionale allìagricoltura, Alessandro Beduschi, è stato siglato ieri, in Castello a Brescia nell’incontro tra il consiglio di Confagricoltura Brescia e i neo assessore regionale.
Un confronto sui temi caldi del momento a partire dalle criticità che interesseranno il settore nei mesi a venire e tra questi, le Tea.
È l’acronimo di tecniche di evoluzione assistita e si possono sintetizzare come una nuova versione degli Ogm, ma con una differenza fondamentale: gli Ogm prevedono l’inserimento di un dna estraneo, mentre le Tea intervengono sul genoma di un organismo con geni provenienti da organismi della stessa specie.
Sulla Tea punta fortemente Confagricoltura Brescia con il suo presidente Giovanni Garbelli, che l’ha definita come una tecnica “molto sicura in grado di migliorare le piante accelerandone lo sviluppo”.
La palla è stata immediatamente raccolta dall’assessore Beduschi che già la prossima settimana incontrerà le autorità scientifiche per avviare un percorso che porti la Lombardia a essere la prima regione a sperimentare questa tecnica.
“Siamo fortemente convinti che le Tea siano il futuro di un comparto che ama innovarsi e non è assolutamente resistente sui temi del passato – ha detto Beduschi a Èlive – Sarà una buona prassi di protezione contro i tanti problemi che affliggono il settore come la siccità, affezioni batteriche o funginee. Tea rappresenta una risposta vera e concreta che Regione Lombardia sosterrà dall’inizio”.