“Oggi la maggior parte dei veicoli in circolazione, privati e aziendali, è dotata di tecnologie avanzate che permettono di viaggiare a velocità più elevate con maggiore sicurezza”. È questa la premessa da cui parte la richiesta di Confimprenditori nei confronti del ministro Matteo Salvini: innalzare il limite di velocità a 150 km/h per snellire il traffico sulle autostrade, ridurre il costo dei traposti e rendere più attrattivo il Paese.
“Visto che nel codice della strada è già previsto che in alcuni tratti il gestore autostradale possa aumentare gli attuali limiti, chiediamo a Matteo Salvini di assumersi questa responsabilità in qualità di ministro e di non delegarla ai concessionari privati – ha detto il presidente dell’associazione Stefano Ruvolo – La politica abbia il coraggio di fare una volta tanto, non solo di parlare”.
Dell’aumento del limite se n’era già parlato molti anni fa, e a sollevare questa possibilità era stato proprio il partito presieduto dall’oggi Ministro ai Trasporti. Però non se ne fece nulla.
“L’adeguamento del limite di velocità porterebbe a una riduzione dei tempi di viaggio per le imprese di trasporto e per i pendolari, con effetti positivi su tutto il comparto economico – spiega Ruvolo – Tempi di percorrenza ridotti significano inoltre una maggiore efficienza logistica, minori costi operativi per il trasporto di merci e un incentivo per il turismo e gli spostamenti interregionali. Infine, un miglioramento della rete autostradale, con limiti di velocità aggiornati, potrebbe essere percepito positivamente anche dai turisti e dagli investitori stranieri, contribuendo a rafforzare la competitività dell’Italia come destinazione di viaggi e affari. Alla luce di quanto esposto – conclude – riteniamo che l’aumento del limite di velocità a 150 km/h rappresenti una misura che concilia le esigenze di sicurezza, efficienza e sviluppo economico”.