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Sono stati sorteggiati nel pomeriggio di lunedì durante il Consiglio di Presidenza – all’interno di una rosa di 7 nomi – i 3 membri della Commissione di designazione che presiederà lo svolgimento del processo organizzativo per l’elezione del Presidente di Confindustria Brescia per il quadriennio 2025-2029.

Si tratta di Francesco Franceschetti (Marfran srl), Loretta Forelli (Forelli Pietro srl) e Daniele Peli (Intred SpA); il membro supplente è Andrea Moretti (Palazzoli SpA).

Il lavoro della Commissione di Designazione durerà 8 settimane; la Commissione ha funzioni proattive di selezione qualitativa delle candidature e di analisi e possibile sintesi delle indicazioni di preferenza, delle valutazioni programmatiche e delle aspettative di rappresentanza espresse nel corso delle consultazioni. Per questa ragione, individua gli strumenti di acquisizione dei dati organizzativi, predispone il calendario di almeno 5 incontri per le consultazioni da comunicare subito a tutti gli associati (tra questi anche il Presidente in carica), stabilisce le modalità per comunicare le candidature e può richiedere l’intervento del Collegio Speciale dei Probiviri per garantire il corretto svolgimento del confronto.

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Nelle prime sei settimane esperisce la più ampia consultazione dei Soci, per raccogliere riservatamente proposte atte ad individuare uno o più candidati, che riscuotano il consenso tra gli associati.

In particolare, nella prima settimana di lavoro della Commissione (l’insediamento è previsto indicativamente il 10 febbraio), la stessa può ricevere candidature supportate dal sostegno di aziende associate che complessivamente rappresentino almeno il 10% dei voti dei soci effettivi. In questo caso, la Commissione dovrà informare tutti gli associati di queste eventuali candidature e sottoporle al gradimento degli stessi. Ciò significa che simile tipologia di candidatura, laddove nella fase di consultazione ne emergessero altre più gradite, potrebbe anche non essere sottoposta al parere del Consiglio Generale che sarà chiamato a individuare il “Presidente Designato”. Potrebbe anche essere sottoposta al voto del Consiglio Generale (organismo che esercita il voto “per testa”), ma non ricevere il maggior numero di preferenze.

Differente iter, invece, riguarda quelle candidature che potrebbero arrivare nel corso delle consultazioni, supportate da almeno il 20% dei voti dei soci effettivi: in questo caso, la candidatura dovrà essere comunque sottoposta al giudizio, ossia al voto, del Consiglio Generale. Questa tipologia di candidatura si aggiungerà a quelle che la Commissione di Designazione rileverà nel corso del proprio operato (queste ultime non possono essere più di 3).

È inoltre implicito che, prima di esprimere il voto, il Consiglio Generale ascolterà i candidati perché presentino le linee programmatiche del loro lavoro, laddove fossero eletti Presidenti.

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