Sì agli spostamenti fuori dal proprio comune ma rimanendo all’interno della propria Regione.
È questa l’ipotesi sulla quale sta lavorando il Governo per la Fase 2 dal 4 maggio.
Nessun “liberi tutti” ma un allentamento delle misure di contenimento non più sopportabili – secondo l’Esecutivo _ dagli italiani.
Il governo vuole autorizzare dalla metà di maggio prima l’apertura dei negozi al dettaglio, poi di bar e ristoranti. L’ipotesi è che il 4 maggio queste attività restino ancora ferme ma con la possibilità di eccezioni, come consentire la vendita da asporto per la ristorazione, che si aggiungerebbe alle consegne a domicilio, già permesse.
Non ci sarebbero delle date, ma nelle possibilità allo studio ci sarebbe l’apertura dei negozi dall’11 maggio, e ristoranti dal 18.
Il piano sarebbe stato discusso anche con L’Anci. “Se dal 4 maggio si torna a lavoro diciamo agli italiani come farlo”. Serviranno “trasporti, mascherine e cura dei figli”. Il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro è stato chiaro con il Governo: “chiediamo di chiarire quali sono le attività che riaprono dal 4 maggio”.