Le perplessità sorte nelle ultime ore, come anticipato nel nostro Tg di ieri sera, rimettono in discussione il progetto di realizzazione di un’ospedale da campo all’interno della Fiera di Brescia. Le perplessità non mancano e, che non ci fosse un pieno convincimento nell’operazione, lo si capisce dai tempi più dilatati rispetto alle previsioni. In otto-dieci giorni potrebbe essere pronto. La realizzazione non sembra essere un problema. Quello che invece sembra esserlo sono l’ubicazione, ma soprattutto la gestione.
Fin da subito è apparso chiaro che non si sarebbero potuti distaccare medici, infermieri o personale sanitario già impiegato negli ospedali. Già non è sufficiente ora, impensabile destinare alcuni sanitari ad un’altra struttura.
L’opzione presa in considerazione è quella dei medici militari e della Croce Rossa. Quest’ultima però verrà quasi certamente impegnata al Centro Paolo VI dove 44 camere sono state messe a disposizione per i pazienti guariti da coronavirus ma che devono trascorrere un ultimo periodo di degenza prima di poter tornare a casa. Altri, dimessi dagli ospedali, termineranno la convalescenza alla Casa di Cura San Camillo.
L’idea dell’Ospedale alla Fiera di Brescia, in ogni caso, non è ancora stata archiviata, le valutazioni proseguono e forse in giornata si potrà avere una decisione definitiva