“Hanno sbagliato ad andare in piazza”. Anche l’ex sindaco di Brescia e attuale vicepresidente del Consiglio regionale lombardo Emilio Del Bono si è allineato alle numerose condanne per la manifestazione di estrema sinistra tenutasi in piazza Vittoria lo scorso sabato nonostante il divieto imposto nelle ore precedenti dalla Questura.
Secondo Del Bono, intervenuto nell’ultima puntata dell’anno di Prisma su Èlive, la scelta del Questore è stata “molto responsabile” ed “equa”. Via Botticelli ha infatti bloccato entrambe le manifestazioni: l’aperitivo di estrema destra e il contropresidio del colore opposto.
“Nel momento in cui è stata cancellata l’iniziativa dell’aperitivo in piazza (che era palesemente provocatoria) si era già ottenuto il risultato – aggiunge Del Bono – Quindi non c’era nessuna necessità di andare a provocare forzando le regole. Si è inutilmente concessa all’estrema destra l’occasione per fare una polemica sbagliata”.
Una polemica che per il Vicepresidente del consiglio lombardo nasce proprio dalle provocazioni di una destra estrema che sta alzando i toni a Brescia. Il riferimento è al corteo di metà dicembre, una manifestazione “con caratteristiche inquietanti” dice.
“A me ha ricordato molto la manifestazione di Acca Larentia – prosegue Del Bono – È stata una manifestazione diversa da quelle del passato. Brescia ai Bresciani ci aveva abituato a qualche manifestazione più naïf. Questa volta lo sfilare in modo militare, il ‘boia chi molla’ urlato all’inizio, le decine di persone che venivano dall’esterno richiamavano una volontà provocatoria, anche neofascista. Non era la pura manifestazione di protesta, ma aveva dei profili molto delicati”.