Dopo Moderna, anche l’americana Pfizer ha annunciato il via della fase 3, quella finale, di sperimentazione clinica sull’uomo del suo vaccino anti Covid-19. Sviluppato in collaborazione con la tedesca BionTech, l’”antidoto” in questa ultima fase di test sarà sperimentato su circa 30.000 partecipanti di età compresa tra i 18 e gli 85 anni in 39 Stati Usa e in altre parti del mondo. La sperimentazione clinica sull’uomo di fase 3 del vaccino anti Covid-19 messo a punto da Moderna, invece, verrà eseguita in 89 siti americani su circa 30.000 volontari sani. Le due società hanno ottenuto 2 miliardi dal governo Usa nell’ambito dell’operazione “Warp Speed” voluta dalla Casa Bianca. Fauci non esclude il vaccino già in autunno. Trump: “Pronta produzione di massa”.
Anthony Fauci, l’immunologo della task force anti Covid-19 Usa, non esclude che un vaccino anti Covid-19 possa essere pronto entro ottobre o, più probabilmente, entro novembre. Il direttore dell’Istituto nazionale per le malattie infettive statunitense, in una call con la stampa specializzata, non ha dunque escluso la cosiddetta “October Surprise” nel giorno della notizia dell’avvio della “fase 3” della sperimentazione del vaccino sviluppato dall’azienda Usa Moderna. “L’approvazione a ottobre è possibile, probabilmente a novembre, ma potrebbe arrivare anche prima”, ha commentato l’immunologo.”Sul fronte del vaccino stiamo facendo enormi progressi. Non siamo mai andati così veloce”,ha dichiarato il presidente Donald Trump affermando che negli Usa “si stanno producendo in anticipo i candidati al vaccino più promettenti”.
“Molti passi sono stati compiuti verso questo importante traguardo e vogliamo ringraziare tutti quelli coinvolti per il loro straordinario impegno”, ha dichiarato in una nota l’amministratore di BionTech, Ugur Sahin. I test clinici riflettono “il primario obiettivo della società di portare sul mercato il più presto possibile, un vaccino ben tollerato ed efficace”, sottolinea Sahin, segnalando che la società continuerà a valutare anche altri possibili antidoti “nell’ambito di un differenziato portafoglio di vaccini”.