Il prossimo passo potrebbe essere il coprifuoco. Dopo il nuovo Dpcm e con i dati che aumentano giorno dopo giorno, il Comitato tecnico scientifico chiede all’esecutivo maggiori restrizioni.
L’idea del Cts è di proporre un coprifuoco, almeno stando a quanto riporta il Corriere della Sera, a partire dalle 22 con chiusura di bar, ristoranti e locali. La parola coprifuoco, però, porterebbe con sé anche il divieto di uscire di casa da parte dei cittadini.
Al momento le istituzioni negano e il ministro Roberto Speranza ha dichiarato che questa misura al momento non c’è. Da varie parti – anche voci autorevoli come il direttore sanitario dello Spallanzani Francesco Vaia – questa possibilità viene bocciata.
“Ribadisco che il Paese non ha bisogno di stress e di minacciati provvedimenti che rischiano di creare sequele psicologiche gravi sulle persone più fragili e sui giovani, che invece dovremmo preservare – ha scritto Vaia su Facebook – Abbiamo bisogno di buon senso”.
I numeri, però, sono in crescita. Per ora la volontà di Giuseppe Conte, una sorta di priorità, è di evitare un nuovo lockdown generalizzato come più volte confermato negli ultimi giorni.