La Regione Lombardia ha chiesto lo stato di calamità naturale per i danni registrati alle strutture e infrastrutture a servizio del comparto agricolo nelle scorse settimane in Valcamonica.
“Gli allevatori camuni si sono già rimessi in moto, con uno spirito straordinario – ha dichiarato l’assessore regionale Fabio Rolfi – Con vigili del fuoco e protezione civile hanno ripulito stalle e strutture per la continuità aziendale, anche se gli effetti del maltempo si vedono ancora in maniera evidente. Ora stiamo raccogliendo le schede con i danni causati dalle piogge e dalle grandinate delle scorse settimane per sostenere la richiesta di stato di calamità”.
L’alluvione è solo l’ultima grave difficoltà che si è abbattuta negli ultimi mesi sul comparto agricolo bresciano: basti pensare alla crisi idrica e agli aumenti dei costi di produzione dovuti al conflitto bellico in Ucraina.
“Abbiamo già chiesto per i prossimi anni l’istituzione di un fondo catastrofale nazionale – ha concluso Rolfi – che possa coprire con le risorse della politica agricola i danni alle aziende, in maniera più diffusa ed efficace anche rispetto alle attuali condizioni assicurative”.