“La maggior parte delle persone che si sono rivolte a noi sono coppie e persone singole, principalmente nella zona del Nord Italia e per il 60-70% le richieste arrivano dalle province di Bergamo e Brescia, a seguire Sardegna e Campania. Non mancano però anche gruppi di amici di 3-4 persone”.
Queste è una dichiarazione rilasciata all’Adnkronos/Labitalia da Pietro Di Febo, direttore dell’Eurasian Travel, un tour operator specializzato per viaggi in Russia e Cina.
Di Febo racconta di un nuovo tipo di turismo, in buona parte da Brescia e Bergamo, che prevede quasi un mese di permanenza in Russia con annessa somministrazione delle due dosi di vaccino Sputnik. Il siero russo necessita infatti di almeno tre settimane fra la prima e la seconda inoculazione.
Dalla fine dello scorso anno, abbiamo avuto decine e decine di richieste per potersi vaccinare in Russia – riporta ancora l’agenzia – Noi siamo un tour operator ormai fermo da un anno perché le frontiere sono completamente chiuse e, quindi, siamo pronti a partire. Abbiamo già i contratti con gli alberghi in Russia, i servizi di trasporto e con le cliniche, stiamo mettendo a punto gli aspetti sulle motivazioni di ingresso, cioè come gestire i passeggeri che escono ed entrano in Italia”.
L’idea del tour operator sarebbe quella di iniziare con questo turismo sanitario da metà-fine aprile, il tempo secondo lui necessario per confrontarsi con le autorità consolari dei due Paesi e capire in che modo gestire ingressi e uscite considerando che i visti turistici sono attualmente sospesi.
Il viaggio, delle durata minima di circa 23 giorni, prevede i primi 3-4 giorni di check up nella clinica e successivamente la somministrazione della prima dose. A questo punto bisogna attendere le tre settimane necessarie prima della seconda e del rientro dopo tutti i controlli del caso. Qui l’operatore offre diversi pacchetti che vanno da 1.700 euro più il costo del volo fino ad arrivare a cifre più importanti come 8mila euro e più. Nel primo caso il turista-sanitario è libero di gestire il suo tempo fra le due dosi, negli altri casi sarà proprio l’organizzatore del viaggio (in base alla spesa) a stabilire le varie tappe per visitare la Russia.