La sporcizia, l’assenza totale di decoro, il carico e lo scarico a qualunque ora del giorno in barba a tutti i regolamenti comunali, in questi negozi di frutta e verdura li vediamo solo noi? Non credo proprio. Però la domanda, conseguente, sorge spontanea: allora perché da mesi, se non da anni, è sempre peggio e la Loggia prima e Polizia Locale, poi, non intervengono.
PERCHÈ LE REGOLE NON VALGONO PER TUTTI?
Premesso che non c’è nessun preconcetto su nessuna attività commerciale che rispetti le regole. Ma, è noto che un bar, una pasticceria, un locale pubblico, in generale, per ottenere l’autorizzazione di “occupazione suolo pubblico” deve riempire un po’ di scartofie, presentare “disegni” di come sarà allestito lo spazio esterno (i famosi render), con tanto di misure, planimetrie e tutto il corredo. Insomma, non prende e mette fuori 4 tavolini e 20 sedie. Deve chiamare un tecnico per redigere la domanda. Il tutto, ovviamente, ed è sacrosanto, deve sottostare a determinate regole, a partire dal rispetto del decoro pubblico fino al non essere d’intralcio a nessuno.
Ma allora, ci chiediamo: questi banchi esterni ai negozi sono di fatto su “suolo pubblico” e dovrebbero essere stati autorizzati dal Comune di Brescia. È davvero necessario autorizzare (se mai lo fosse stato) una bulimia di arance, mandarini, banane, zucchine, pomodori… retti da un castello di casse in plastica e banconi in ferro sotto i quali altre casse scomposte si mischiano a brandelli di frutta e verdura?
Davvero in Comune è arrivato un “render” di un dehors talmente in linea con “il decoro urbano” da autorizzarlo prima, non verificarlo poi e non procedere alla sua rimozione nel momento in cui consegni un’immagine che può solo degradare una via della città.
CARICO E SCARICO? … QUANDO TI PARE
Il carico e scarico è “quando ti pare”. Tra corso Garibaldi e corso Mameli è un via e vai continuo, per tutta la giornata.
Ed è noto a tutti. Abbiamo documentato alcuni giorni. In corso Mameli le operazioni di carico e scarico sono autorizzate esclusivamente dalle 6.30 alle 10.00. Mai rispettate. E con la Polizia Locale a pochi metri. Che però non interviene. Perchè ?
Stesso discorso per Corso Garibaldi. Quasi tutto ordinato e pulito. Tranne l’ingresso del corso. E nessuno vede che davanti alla storica, e mitica, libreria Resola oggi è un deposito a cielo aperto di pallet, cassette, carrelli?
DAL COMUNE DUE PESI E DUE MISURE
Il Comune, palesemente, sceglie due pesi e due misure. E non ci si dica che i controlli, i verbali e le sanzioni vengono comminate, perché aspettiamo da tempo di ricevere i numeri, i dati di queste sanzioni. Non abbiamo motivo di dubitare ma dopo 1, 2, 3, 5, 10 sanzioni il Comune che fa? Si arrende? Alza le mani? Si volta dall’altra parte?
Nessuno ha nulla da dire sui commercianti che, duramente, lavorano, rispettano le regole e sono una “risorsa” per il Comune e per i bresciani. Ma regole devono valere per tutti. E quella del decoro è una regola che nessuno deve potersi permettere di trasgredire. Corso Garibaldi o Corso Mameli vi sembrano vie e zone di una città Europea? I problemi sono sicuramente molti e alcuni di difficile soluzione, ma iniziare dalla pulizia non è poi così difficile.