Delitto Bonilla: secondo arresto della Squadra Mobile di Brescia
Svolta importante nelle indagini sulla morte per accoltellamento di Yaisy Bonilla, il giovane rimasto ucciso dopo una lite all’esterno del locale “Discovolante” la notte del 2 aprile scorso. Dopo l’immediata carcerazione dell’esecutore materiale del delitto, Antony Aiello, gli inquirenti sono risalti alla seconda persona coinvolta nell’omicidio. Si tratta di un 22enne residente a Gussago, H.M, di origini egiziane. L’accusa nei suoi confronti è di concorso in omicidio e per tale ragione è stato posto agli arresti domiciliari. Il tutto sarebbe emerso grazie alla ricostruzione del misfatto operata dalla Squadra Mobile della Questura di Brescia e dagli interrogatori di questi mesi ad Antony Aiello. A passare e consegnare nelle mani del killer il coltello che ha ucciso Yaisy Bonilla sarebbe stato il 22enne egiziano. “Pensavo solo volesse spaventarlo” è stata la versione dei fatti fornita dall’indagato non coincidente con le dichiarazioni offerte in sede di interrogatorio da Aiello il quale avrebbe parlato di un passaggio dell’oggetto contundente avvenuto di spontanea volontà da parte del giovane egiziano. Tale punto della vicenda rappresenterebbe la svolta decisiva alle indagini. Su richiesta del pubblico ministero Teodoro Catananti il giovane è stato così fermato per la sua pericolosità sociale. Nessun pericolo di fuga o inquinamento probatorio ma solo il rischio che potesse reiterare il reato. Già nella giornata di giovedì il giovane, accompagnato dal proprio legale, è stato ascoltato nell’interrogatorio di garanzia avvalendosi della facoltà di non rispondere. Determinante per la svolta delle indagini che hanno portato al fermo del secondo giovane invischiato nell’omicidio la visione a più riprese delle telecamere di sorveglianza del locale.
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