La nuova inchiesta sull’omicidio di Desirée Piovanelli ha visto prima la deposizione di Giovanni Erra, unico adulto condannato e poi quella di Nico V., ascoltato per un’ora dagli inquirenti come persona informata sui fatti.
Un’interrogatorio durante il quale si è detto estraneo a qualsiasi presunto giro di droga e sesso con minori. Un’ipotesi invece lanciata dal padre di Desirée che tramite un esposto in procura aveva chiesto la riapertura del caso convinto che dietro l’uccisione della figlia ci fosse un giro di pedofilia. Maurizio Piovanelli inoltre aveva fatto nomi e cognomi delle persone secondo lui coinvolte.
Giovanni Erra durante la sua deposizione si era appellato ad un uomo che sarebbe a conoscenza dei fatti. Questa nuova inchiesta condotta dal pm Barbara Benzi si basa inoltre su un pezzo di giubbino che Desirée indossava il 28 settembre 2002. Un reperto finora mai utilizzato e che potrebbe essere utile per dare una svolta importante ad un caso ancora avvolto nel mistero dopo 17 anni.