Delitto Manuela Bailo: da quel maledetto 28 luglio ad oggi
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Delitto Manuela Bailo: da quel maledetto 28 luglio ad oggi
Manuela Bailo sarebbe morta per un banale litigio. Così avrebbe esposto la sua versione dei fatti Fabrizio Pasini, il 48 passato da amante a omicida. Pasini per la Bailo non era un ex. A quanto pare la loro relazione proseguiva seppur tra alti e bassi. Secondo Pasini dalle parole quella sera si passò alle mani e alla spinta fatale. “Quando l’ho vista morta ho perso la testa” sarebbe stata l’ulteriore confessione rilasciata agli inquirenti. 23 giorni di bugie, di tentati depistaggi e confessioni strampalate. Manuela Bailo viene vista per l’ultima volta in vita nelle immagini delle telecamere di videosorveglianza della casa dell’ex compagno Matteo Sandri. Era il 27 luglio: da quel momento iniziava il calvario della famiglia e degli amici. La donna usciva dal suo appartamento per l’ultima volta, incontradosi in città a Brescia con l’amante. I due, con l’automobile di Pasini, raggiungono Ospitaletto, a casa dei genitori dell’uomo, dove avviene l’omicidio al termine di un litigio. Dopo essersi liberato del corpo, Pasini torna a casa da moglie e due figli. Qualche giorno dopo Pasini e la famiglia partono per le vacanze in Sardegna dove l’uomo vi rimane per due settimane. Intanto a Brescia viene rinvenuta l’auto di Manuela Bailo nella zona di via Milano a Brescia. Elemento che gli inquirenti hanno tenuto nascosto per vedere la reazione di Fabrizio Pasini crollato poi al rientro dalle vacanze finito ora in carcere.