Il depuratore del Garda continua a dividere. Da una parte il presidente della provincia Alghisi che qualche giorno fa ha affermato che il progetto ormai è delineato, dall’altra il fronte del “no” che vede schierati gli amministratori del centrodestra, ma anche del PD.
In campo però è scesa anche la Regione Lombardia che ha voluto precisare di non avere alcuna competenza nell’approvazione dei progetti.
“Nessuna diretta competenza regionale sulle scelte possibili per il depuratore del Garda”. Lo ha ribadito l’assessore al Territorio e Protezione civile Pietro Foroni. “La Regione Lombardia – ha spiegato – non ha competenze dirette nella programmazione, approvazione e realizzazione dei progetti infrastrutturali del servizio idrico integrato ne’ tanto meno la loro localizzazione. Tali competenze sono infatti attribuite per
legge all’Ente di governo dell’ambito, cioè’ la Provincia e il suo Ufficio d’ambito.
Nei mesi scorsi Regione Lombardia e’ stata sollecitata al fine di facilitare esclusivamente il
confronto e la circolazione delle informazioni in merito al progetto di collettamento e depurazione delle acque reflue urbane delle aree di sponda del lago di Garda.
Quindi, chi detiene le competenze decisionali in merito alla questione, nelle difficoltà’ di trovare soluzioni e nelle relative polemiche territoriali, non scarichi le proprie responsabilità’ a Regione Lombardia attribuendo ad essa competenze per legge inesistenti” ha concluso l’assessore.