
Il Centro Operativo DIA di Brescia ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 5 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio, di detenzione e porto di armi alterate.
Gli ordini di arresto sono arrivati al termine dell’indagine partita nel gennaio 2022 a Brescia, nella zona Urago Mella, per l’incendio di un’autovettura in uso ad un ex collaboratore di giustizia di origini campane da tempo residente a Brescia.
Secondo gli investigatori l’incendio dell’auto avrebbe dovuto portare in strada il proprietario della vettura rendendolo un facile bersaglio per un’azione omicida. Piano però che fu sventato dal tempestivo intervento dei Vigili del Fuoco.
L’attività investigativa della DIA di Brescia avrebbero confermato il progetto di uccidere l’ex collaboratore di giustizia ideato e organizzato da vari appartenenti ad un gruppo criminale capeggiato da altro pentito, a suo tempo figura apicale del clan SARNO di Ponticelli (quartiere di Napoli), tuttora inserito nel programma di protezione, attualmente detenuto perché colpito da fermo di indiziato di delitto eseguito dal Centro Operativo DIA di Brescia lo scorso 6 febbraio su disposizione della Procura della Repubblica di Brescia.
Oltre ai 3 fermi eseguiti il 6 febbraio scorso, erano stati effettuati altri 3 arresti, tra i quali quello di un terzo (ex) collaboratore di giustizia colto negli attimi immediatamente successivi all’acquisto di un fucile di precisione Remington mod. 700 cal. 308, completo di ottica e munizioni,
sul mercato delle armi rubate, con l’intento di utilizzarlo per commettere un omicidio, che, se non sventato, avrebbe potuto innescare una faida.
Anche ai restanti due arresti in flagranza di reato, i poliziotti della DIA avevano proceduto per detenzione e porto di arma da sparo in luogo pubblico e, nello specifico, di 2 pistole Beretta, rispettivamente calibro 22 short e 6.35, con relativo munizionamento e matricole abrase.
Le indagini hanno anche evidenziato i contatti del clan SARNO con alcuni esponenti ritenuti vicino alla cosca ‘ndranghetista ARENA di Isola Capo Rizzuto (KR). L’esecuzione di oggi ha interessato le provincie di Modena, Napoli, Prato, Genova e Ancona.