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Dividendi A2A, le reazioni della politica bresciana

La notizia che quest’anno i dividendi di A2A sono aumentati del 6% è stata accolta con favore dalla politica cittadina. Per Brescia significa infatti un assegno di oltre 4 milioni più ricco rispetto a quello dello scorso anno: si passa dai quasi 71 milioni del 2023 agli oltre 75 del 2024.

“Da azionista osservo che oggi A2A è un’azienda forte e in crescita – ha dichiarato la sindaca di Brescia Laura Castelletti – questo valorizza un patrimonio che è di tutti i bresciani e ci consente di avere a disposizione 75 milioni di euro di dividendi, che si trasformano in servizi per i cittadini. Ricordo che nel 2012 Brescia aveva ricevuto 11 milioni di dividendi, far crescere la società è stato merito dei manager, ma certamente anche della visione strategica che noi abbiamo dato, puntando sulla vocazione industriale e sulla svolta green”.

Castelletti guarda con favore anche al piano di investimenti: “Da amministratrice sono convinta che gli investimenti realizzati e in programma ci sosterranno nel vincere la sfida della transizione ecologica, dall’elettrificazione dei consumi (colonnine, piani a induzione, pompe di calore…), alla decarbonizzazione del teleriscaldamento, passando per la cura dell’acqua”.

Inevitabilmente soddisfatto della cifra anche il leader dell’opposizione in Loggia Fabio Rolfi, che però guarda agli extraprofitti e alle bollette: “Sarebbe auspicabile alla luce di questi rinnovati positivi risultati che l’amministrazione comunale e l’azienda lavorassero per adeguare le bollette, soprattutto quelle del teleriscaldamento, ai reali costi di esercizio, e quindi abbassandole per i bresciani che già si fanno carico di un termovalorizzatore sovradimensionato rispetto alle esigenze della città – ha detto – Il dividendo più importante è quello che rimane nei bilanci delle famiglie”.

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