“Dopo il primo incendio, abbiamo coperto le perdite con un prestito bancario e i nostri soldi. Siamo riusciti a sopravvivere a un incendio, ma due incendi di fila sono troppi anche per noi”. Sono parole, più che mai comprensibili, pubblicate sulla pagina Facebook Motoragazzi dopo il secondo incendio doloso che ha colpito l’attività di noleggio scooter di San Felice del Benaco.
Sono dodici le Vespe nuove andate in cenere, così come la prima volta a inizio maggio. Perdite stimate attorno agli 80mila euro a cui va aggiunto anche l’ufficio mobile a sua volta arso dalle fiamme. Nella speranza che le indagini riescano a identificare chi quel fuoco lo ha appiccato (perché si vede chiamaramente nei video che qulacuno lo ha fatto volontariamente) i soci del noleggio chiedono esasperati una mano lanciando una raccolta fondi che permetta loro di continuare l’attività.
“Oggi siamo disperati. L’azienda rischia la chiusura – scrivono – Dodici bravi ragazzi potrebbero perdere il lavoro. E il Lago di Garda perderà un servizio unico, che, grazie ai nostri tour autoguidati e all’elevata qualità del servizio, è diventato una nuova attrazione”.
“Non sappiamo chi lo stia facendo, mafia italiana, concorrenti o chi odia i russi” aggiungono i proprietari, specificando che il fondatore di Motoragazzi è Andrey Matveev, un russo che ha lasciato la Russia nel 2015 perché in disaccordo con la politica di Putin.
Ma la promessa è quella di ricostituire il tutto. Anche se non è facile. E per questo motivo è stata lanciata online una raccolta fondi che possa dare una mano a riacquistare nuove Vespe e tornare di nuovo in sella.