I provvedimenti di oggi vanno nella direzione di una ancora maggiore riapertura del Paese. Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, aprendo la riunione del Consiglio dei ministri.
“Nelle prossime settimane andremo avanti su questo percorso di riapertura”. Inoltre, ha detto il presidente “sulla base dell’evidenza scientifica, e continuando a seguire l’andamento della curva epidemiologica, annunceremo un calendario di superamento delle restrizioni vigenti”. Oggi “ci occupiamo della scuola in presenza, che è da sempre la priorità di questo governo: veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo” ha aggiunto.
“I dati sulle vaccinazioni sono molto incoraggianti. Vogliamo un’Italia sempre più aperta, soprattutto per i nostri ragazzi, vogliamo limitare di molto l’uso della didattica a distanza, per permettere a un numero sempre maggiore dei nostri bambini e ragazzi di andare in classe” ha detto ancora.
“Oltre alla scuola, tra i provvedimenti di oggi c’è la decisione di eliminare le restrizioni, anche in zona rossa, per chi è vaccinato” ha annunciato. Inoltre, “la validità del green pass per chi ha tre dosi – oppure due dosi ed ha già avuto il Covid – diverrà indefinita”.
Dovrebbe passare da 10 a 5 giorni la quarantena per i ragazzi non vaccinati entrati in contatto stretto con un positivo. Nella scuola primaria, per i ragazzi da 6 e 12 anni scompare la didattica a distanza per i ragazzi vaccinati. E’ stato deciso, inoltre, che per la scuola primaria è prevista la didattica a distanza per cinque giorni solo per i ragazzi non vaccinati ed al quinto caso di positività in classe. Dal Comitato tecnico scientifico (Cts) è arrivato il via libera all’auto-sorveglianza per gli studenti che hanno avuto un contatto stretto con un positivo, se vaccinati entro 120 giorni o guariti.
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