‘Ndrangheta presente anche al nord, lo sentiamo dire ormai da anni e lo certificano numerose operazioni delle Forze dell’ordine. L’ultima, denominata “Gemelli”, riguarda principalmente il comune di Viadana nel mantovano ed è stata coordinata dai sostituti procuratori Paolo Savio e Claudia Moregola della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Brescia.
Quindici perquisizioni ad altrettante persone con il sequestro preventivo d’urgenza di alcune attività (principalmente società di autotrasporti e immobiliari) per un valore di un milione e mezzo di euro.
Stando alle indagini si tratterebbe di un’associazione per delinquere ‘ndranghetista di soggetti originari di Isola di Capo Rizzuto o comunque del crotonese che si sono da tempo stanziati nel mantovano e che hanno promosso e organizzato una cosca di ‘ndrangheta, che ha gestito per anni il territorio di Viadana.
“Qua Viadana è nostro” dicevano in un’intercettazione telefonica risalente al 2006. Il radicamento della cosca nel mantovano risale infatti alla fine degli anni ’90 quando arrivarono alcuni soggetti dal crotonese con l’unico intento di riciclare ingenti somme di denaro.
Una seconda operazione distinta, sempre coordinata dalla Direzione Antimafia di Brescia, ha visto la perquisizione di numerose persone e società operanti nel cremonese. Il sodalizio, tramite società operanti nel settore edile, commetteva frodi fiscali attraverso l’emissione e l’utilizzo di fatture false, vero core business di questa cosca ‘ndranghetista.