Chilogrammi di cocaina che dalla provincia di Bergamo erano destinati a rifornire numerosi clienti e acquirenti residenti in Valcamonica: così potrebbe essere riassunta l’operazione conclusa dai Carabinieri della Compagnia di Breno, che nella mattinata di martedì hanno smantellato un’organizzazione criminale formata principalmente da cittadini tunisini e marocchini, dedita al traffico e allo spaccio di importanti quantitativi di cocaina e hashish.
Sono in totale sette gli arrestati che facevano parte del gruppo, che vedeva i propri vertici operare nella provincia bergamasca. Da loro si rifornivano due tunisini che erano invece il punto di riferimento dello smercio di droga nel territorio della bassa Valcamonica.
L’indagine è partita all’inizio di quest’anno dopo le segnalazioni ricevute da alcuni cittadini che avevano notato la presenza di stranieri insediatisi in alcuni stabilimenti termali abbandonati di Darfo.
I due cittadini tunisini di 32 e 28 anni, entrambi pregiudicati, avevano reclutato dei giovanissimi connazionali, poco più che maggiorenni, irregolari sul territorio nazionale, che si occupavano dello spaccio al dettaglio di cocaina e hashish a favore di diverse decine di clienti della valle. Erano in grado di smerciare circa cento grammi di polvere bianca al giorno.
Per far arrivare la droga dalla bergamasca erano anche utilizzati due corrieri: un pregiudicato 52enne di Malonno e un 28enne di Capo di Ponte. Per l’approvvigionamento della droga, i tunisini si rivolgevano a un cittadino marocchino 37enne residente a Cavernago (Bg) e a un suo connazionale di 34 anni di Urgnano (Bg), che trafficavano svariati chilogrammi di coca e fumo al mese.
Durante questi mesi di indagini sono stati arrestati in flagranza di reato 18 soggetti e sono stati sequestrati in totale 38 kg di hashish, più di 2 kg di cocaina e circa 75mila euro in contanti.