Oggi, il 17 novembre, ricorre la Giornata mondiale per l’eradicazone del tumore alla cervice uterina. L’Hpv (papillomevirus umano) è un virus che provoca un’infezione molto frequente, che la maggior parte delle persone prende almeno una volta nella vita.
Nella maggior parte dei casi non provoca alterazioni e si risolve da sola, ma può succedere che si creino delle lesioni a livello del collo dell’utero che nei casi più gravi possono progredire lentamente verso forme tumorali. Il virus si può contrarre per via sessuale, non per forza a seguito di un rapporto completo.
Non esiste una cura da questa infezione, quindi diventa fondamentale lo screening. Questo anche perché la prevenzione risulta difficile. C’è però una buona notizia: questo è l’unico tumore che si può prevenire con una vaccinazione. Si tratta di un vaccino contro alcuni tipi di virus responsabili di circa il 70% dei tumori del collo dell’utero.
Il percorso di vaccinazione è disponibile gratuitamente per tutte le persone dai 12 anni in tutte le strutture del servizio sanitario regionale e fino ai 26 anni.
Dal 2022 per le donne non vaccinate contro l’Hpv è previsto, nell’anno del compimento dei 25 anni d’età, un percorso dedicato da parte dei centri vaccinali delle ASST per aderire gratuitamente alla vaccinazione contro il Papillomavirus o la possibilità di iniziare il ciclo vaccinale in occasione dell’appuntamento per l’esecuzione del test di screening.
Per tutto il 2023 le donne nate nel 1997 che non abbiano usufruito dell’offerta nel corso del 2022, mantengono la possibilità di vaccinarsi gratuitamente.
La possibilità di vaccinazione gratuita è estesa anche nella fascia di età 18-24 anni per tutte le donne non vaccinate che ne facciano richiesta.