Con l’inizio di aprile ha preso il via a Brescia il piano per ridurre al massimo la presenza di zanzare, in particolare la tigre, con trattamenti larvicidi. Tutte le caditoie e tutti i tombini su suolo pubblico (40mila in totale) verranno trattati con un prodotto larvicida in compresse. Per ottimizzare il lavoro, il territorio cittadino è stato suddiviso in 36 aree e il primo ciclo, avviato il 1 aprile scorso, si concluderà alla fine del mese.

Poiché la campagna antizanzara su suolo pubblico risulta più efficace se unita all’azione di prevenzione svolta dai privati, alcune confezioni di pastiglie larvicide sono disponibili, gratuitamente, negli Uffici di Zona per i cittadini. Questi prodotti, rispettosi dell’ambiente, potranno essere utilizzati per trattare piccole raccolte domestiche d’acqua stagnante (sottovasi, pozzetti, tombini domestici, grondaie, canali di scolo, serbatoi d’acqua, recipienti d’acqua, pneumatici).

Basti pensare che circa il 70% dei focolai larvali potenziali si trovano in spazi privati: senza un intervento dei cittadini le azioni effettuate sulle aree pubbliche non bastano.

L’Amministrazione comunale inoltre, sulla base delle indicazioni fornite da Ats, ha emesso un’ordinanza per la disinfestazione larvicida nelle aree private, che prevede il rispetto di precisi comportamenti per prevenire la diffusione delle zanzare e potenzialmente delle patologie che negli ultimi anni abbiamo imparato a conoscere.

Anche molti Comuni della provincia hanno emesso o sono in procinto di emettere ordinanze ad hoc. Vi invitiamo a consultare i canali ufficiali dei vari enti per tutte le informazioni.

Larvicidi e non adulticidi. Perché?

Va precisato che, qualora fosse in corso un’epidemia veicolata dalle zanzare o quando si presenta il rischio che possa insorgere, sarà necessario effettuare un trattamento per sopprimere gli insetti adulti seguendo le indicazioni fornite dall’Azienda Sanitaria.

Oltre alle situazioni di emergenza sanitaria, la lotta contro gli esemplari adulti può essere effettuata solo in via straordinaria, deve essere inserita in una strategia integrata con gli interventi larvicidi e deve essere indirizzata a luoghi specifici, necessaria, circoscritta e indicata dall’Azienda Sanitaria.

Gli interventi adulticidi infatti, hanno un effetto immediato e transitorio sul controllo delle popolazioni delle zanzare nel breve periodo, mentre gli interventi antilarvali, l’eliminazione dei ristagni di acqua e la prevenzione della loro formazione producono risultati duraturi nel medio e lungo periodo.

È fortemente sconsigliato effettuare interventi adulticidi indiscriminati sul territorio urbano, a scopo preventivo, perché possono far comparire zanzare resistenti ai principi attivi e perché possono avvelenare le api e altri insetti utili per il ciclo biologico. Interventi adulticidi indiscriminati, inoltre, possono contaminare e avvelenare l’avifauna e i mammiferi selvatici che predano le zanzare (rondini e pipistrelli), riducendo la biodiversità.

La lotta adulticida, quindi, deve essere considerata un mezzo da adottare solo se si sta verificando un’infestazione o se deve essere applicato un protocollo straordinario a causa della presenza, nel territorio comunale, di casi sospetti o confermati di malattie trasmesse dalla zanzara tigre o dalla zanzara comune.

Per questo motivo, per valutare il livello di infestazione presente sul territorio e giustificare un eventuale intervento adulticida puntuale e circoscritto, in alcuni punti della città anche quest’anno continuerà il monitoraggio della presenza della zanzara tigre