È tempo di saldi. In quasi tutte le regioni, Lombardia compresa, il via scatterà sabato 3 luglio.
Lo riferisce una nota di Confcommercio che stima una spesa media per ogni famiglia di 171 euro – pari a 74 euro pro capite – e un valore complessivo di 2,6 miliardi di euro.
Le speranze dei commercianti sono alte. E in primis quella di riportare i cittadini nei negozi dopo che il lungo periodo pandemico li ha forzatamente allontanati ma dall’altro lato abituati agli acquisti on line.
E questo è un tema caro a Confcommercio. “Dopo l’annus horribilis, l’auspicio è che riparta la corsa allo shopping”, dice il presidente di Federazione moda Italia-Confcommercio, Renato Borghi, e aggiunge: “C’è tanta voglia di libertà e di ritorno ad una nuova normalità. E, dopo un lungo periodo di restrizioni, i saldi estivi rappresentano un’occasione importante per recuperare il tempo perduto e rinnovare il guardaroba per le vacanze, acquistando anche a prezzi convenienti”.
Per questi saldi “ci aspettiamo consumi in crescita rispetto allo scorso anno ma, soprattutto, una conferma del trend degli acquisti nei negozi di prossimità, dopo il forzato ricorso agli acquisti sul web. In questo senso – sottolinea Borghi – attendiamo dal governo una forte presa di posizione, già nel prossimo incontro dei ministri delle Finanze e Governatori delle Banche centrali del G20 a Venezia, per l’introduzione di un’imposta minima globale sui ricavi dei colossi del web nei Paesi in cui operano. È una soluzione fondamentale per riequilibrare i rapporti di forza in un mercato che non può rimanere senza regole.
Occorre – conclude il presidente di Federazione moda Italia-Confcommercio – dare certezze alle imprese per garantire i valori della nostra società, della nostra tradizione, della nostra economia e dei nostri territori, ma soprattutto per rendere più stimolante, sostenibile e reale la relazione sociale tra le persone”.