Secondo quanto si apprende al termine della cabina di regia, resta confermato il sistema a colori per indicare il grado di rischio per le varie regioni. Introduzione del “super green pass” già dalla zona bianca, però, le restrizioni previste in zona gialla ed arancione rimarranno in vigore solo per i non vaccinati o guariti.
Scongiurate dunque le chiusure degli esercizi commerciali e i luoghi ricreativi, che resteranno interdetti solo a chi non in possesso del nuovo certificato. Non ci sono ancora certezze su quando entrerà in vigore. Secondo quanto si apprende, in un primo momento era stata individuata la data di lunedì 29 ma da diverse parti sarebbe arrivata la richiesta di posticipare per consentire di adeguarsi alle nuove indicazioni. Possibile dunque lo slittamento di una settimana anche se una decisione definitiva verrà presa durante il confronto con i rappresentanti degli enti locali nel corso della riunione cui prendono parte Upi, Anci e Conferenza delle Regioni. La convocazione arriva dal ministero degli Affari regionali.
Il consiglio dei ministri è invece previsto per le 15:30. Alla cabina con il presidente Mario Draghi erano presenti i capi delegazione dei partiti di maggioranza, oltre al coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Franco Locatelli, e il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro. Dovrebbe, inoltre, essere introdotto l’obbligo di mascherine all’aperto dalla zona gialla in poi per tutti, vaccinati e non.
Verrà poi introdotto l’obbligo di vaccino per i componenti del comparto difesa, sicurezza e istruzione. L’obbligo, secondo quanto si apprende al termine della riunione della cabina di regia, dovrebbe entrare in vigore dal 15 dicembre. Anche dopo il via libera di Ema ed Aifa alla somministrazione non ci sarà l’obbligo di vaccino per i soggetti sotto i 12 anni. Questo l’orientamento dell’esecutivo. Allo stesso modo non dovrebbe essere previsto l’obbligo di certificato verde per la stessa fascia di età.