La Lombardia è la prima regione del nord Italia per quanto riguarda i reati ambientali. A farlo sapere è stato il rapporto annuale sulle ecomafie, stilato da Legambiente.
Ben 5.7% delle infrazioni nella penisola, avvengono sul territorio lombardo, che si classifica in settima posizione in questa particolare classifica nazionale. Sono in netta crescita il numero dei reati relativi al ciclo del cemento; l’edilizia è da sempre un settore dove mafia e corruzione rappresentano una costante che inquina appalti e cantieri.
Sondrio guida la classifica delle città riguardo i reati legati al ciclo del cemento, ma in seconda posizione ecco subito Brescia. La città della leonessa è invece leader nelle inchieste legate al settore dei rifiuti: 94 infrazioni accertate, pari all’1.8% di tutta la nazione, 91 denunce e 45 sequestri.
In tutto il bresciano, infatti, esiste una forte presenza di discariche e imprese che operano in questo campo, rendendo il territorio particolarmente “interessante” per chi fa del malaffare il proprio business.
Infine, si legge nel rapporto, Brescia è anche al primo posto per quanto concerne i delitti contro animali e fauna selvatica. I reati contestati presi in considerazione dal dossier riguardano il maltrattamento di animali, allevamenti illegali e commercio di specie protette, un mercato, questo, che ancora oggi frutta 3,2 miliardi in Italia.