Brescia perde nove posizioni nell’annuale classifica “Ecosistema Urbano” pubblicata da Legambiente. Dal 21esimo posto del 2023, in questo 2024 si attesta al 30esimo su 106 capoluoghi. Un risultato che non mancherà di far discutere e che, fin da subito, lo stesso circolo locale di Legambiente ha voluto addolcire con alcune considerazioni.
Secondo il presidente Danilo Scaramella non è infatti corretto fare un confronto fra le posizioni in anni differenti poiché, spiega, “i diversi pesi attribuiti ai singoli parametri vengono attualizzati e si aggiungono capoluoghi che in precedenza non avevano risposto”.
Il circolo nostrano definisce quindi “relativa” la scivolata di Brescia, anche alla luce del fatto che – ad esempio – nel 2022 si era classificata 34esima e tornando al 2015 addirittura 83esima.
Per Legambiente Brescia, il report serve invece a mettere in risalto luci e ombre del nostro territorio al di là dei posizionamenti. Serve a capire dove bisogna agire per migliorare come per quanto riguarda la qualità dell’aria, il numero di vittime della strada, il fotovoltaico su edifici comunali, la produzione dei rifiuti e la differenziata.
In quest’ultima voce Brescia precipita dal 29esimo posto del 2022 al 50esimo attuale. Una soluzione, secondo Legambiente, è l’adozione urgente della raccolta porta a porta integrale.