La Loggia ribatte, o meglio chiarisce punto su punto ai capitoli analizzato da Legambiente per stilare la classifica Ecosistema Urbano 2024 in cui Brescia ha perso diverse posizioni rispetto all’edizione precedente. L’Amministrazione prosegue nel solco tracciato proprio la circolo bresciano dell’associazione ambientalista dicendo che non si tratta di un concreto peggioramento, bensì di un aggiornamento nell’assegnazione dei bonus.
I dati del Comune
I dati che dal Comune vengono trasmessi a Legambiente ogni anno sono diverse centinaia e riguardano moltissimi ambiti. Gli unici che non sono forniti direttamente dalla Loggia, ma da Arpa – così come richiesto da Legambiente – sono quelli che riguardano la qualità dell’aria.
A questo riguardo, Arpa ha comunicato all’associazione ambientalista un miglioramento a Brescia dei valori di tutti gli inquinanti richiesti rispetto agli stessi del 2022: il Biossido di azoto è sceso da 30 µg/mc a 29,2 (valore medio annuo), il PM10 da 32 a 29,67 µg/mc (valore medio annuo), il PM2,5 da 20,33 a 18,75 µg/mc (valore medio annuo) ei giorni totali di supero dei valori obiettivo per l’Ozono sono scesi da 85 a 62.
Dal 2022 al 2023 sono migliorati anche i consumi idrici domestici (con una riduzione di litri consumati per abitanti al giorno da 172,07 a 161,96). Si riducono anche le perdite in percentuale rispetto all’acqua potabile immessa nella rete di distribuzione comunale, che passano dal 25 al 24%.
In città è invece aumentata la produzione pro capite di rifiuti (da 507,3 a 517), sostanzialmente dovuta all’incremento della frazione sfalci del verde in quanto il 2022 era stato un anno particolarmente siccitoso rispetto al 2023, che invece, grazie alle abbondanti piogge, aveva portato alla produzione di molto più verde.
Nel 2023 a Brescia si sono prodotte 102.728,23 tonnellate di rifiuti, rispetto alle 99.658,57 del 2022. Aumenta la percentuale di differenziata che passa dal 67,8 al 68,5%, così come le tonnellate della stessa (da 67.587,93 a 70.373,29). Si mantiene stabile al 100% la percentuale di differenziata avviata al riciclo
Nei numeri inviati a Legambiente vi sono anche quelli riguardanti le isole pedonali e le strade con limite a 30 km/h.
I km lineari di strade pedonalizzate sono passati da 4,5 a 6,85. Incremento ancora maggiore hanno registrato le strade con limite a 30 km/h, che passano da 101,9 km lineari a 148,45. Aumentate anche le piste ciclabili (nelle loro diverse tipologie, ovvero in sede propria, in corsia riservata, su marciapiede e a uso promiscuo), che passano da 102,5 chilometri lineari a 107,2. A ciò si aggiunge il dato sulle corsie ciclabili (che sono, per legge, «la parte longitudinale posta alla destra della carreggiata, delimitata mediante una striscia bianca discontinua, valicabile e a uso promiscuo, idonea a permettere la circolazione dei velocipedi sulle strade urbane nello stesso senso di marcia degli altri veicoli e contraddistinta dal simbolo del velocipede»), che passano da 5,5 km lineari a 8,9.
Sempre in tema di mobilità, cala significativamente l’età media degli autobus (da 11,47 a 8,39 anni) e aumentano in modo molto consistente i passeggeri trasportati (da 47 a 54 milioni di persone).
Infine, nel questionario è richiesto quanti alberi sono presenti nelle aree di proprietà pubblica del Comune. La differenza nel dato iniziale del bilancio arboreo fra il 2022 e il 2023 (175.291 contro i 171.398 del 2023) è determinata dal fatto che lo scorso anno si è proceduto ad aggiornare il censimento di tutte le piante del verde urbano, mentre prima il numero era dato soltanto da una stima. Nel 2023 si sono abbattuti più alberi (451 rispetto a 349) ma ne sono stati piantati anche il doppio rispetto al 2022 (10.498 contro 4.780). Il totale degli alberi è dunque largamente positivo: 181.445 nel 2023 contro i 179.722 del 2022.