Èlive spegne oggi 7 candeline. E, prima di tutto, voglio e vogliamo ringraziare voi. Voi che ogni giorno ci seguite in Tv sul nostro canale 181, sui nostri social che negli anni si sono moltiplicati e arricchiti e sul nostro giornale on line, nato proprio nel 2017.

Sette anni fa Brescia Punto Tv era all’epilogo della sua avventura. Oggi Èlive si è conquistata lo spazio di “voce indipendente e alternativa dell’informazione bresciana”.
E questo è grazie a voi che ci seguite e, a cascata, ai nostri partner che hanno creduto e che credono nel nostro lavoro.

LA LOGGIA È ORA CHE INIZI AD APPLICARE LA LEGGE

Ma essere “indipendenti e alternativi” ha un prezzo. Un prezzo che paghiamo caro da sette anni. Oggi, però, è venuto il momento di chiedere due impegni, reali e non formali, alla sindaca Laura Castelletti: il rispetto delle leggi sulla concorrenza e la trasparenza.

“ROTAZIONE DEGLI INVITI E DEGLI AFFIDAMENTI”

Vuole davvero fare di Brescia una città europea? Allora inizi dal mercato e dalla concorrenza sono due pilastri dell’Unione Europea. E questo significa: basta con gli affidamenti diretti sempre agli stessi attori, rispetti e applichi la legge sulla “rotazione degli inviti e degli affidamenti”. Si affidi a piattaforme come Sintel o Acquisti in Rete PA per acquistare servizi, anche nel settore multimediale, dell’informazione e dell’intrattenimento. Troverà tante nuove risorse, idee e, penso, anche offerte economiche sorprendenti.
In questa città lavorano sempre e solo gli stessi. E questo vale, ovviamente, anche per tutte le aziende partecipate dal Comune di Brescia.

TRASPARENZA, “CHE COSA HA DA NASCONDERE LA MAGGIORANZA?”

Il Comune DEVE concedere “l’accesso agli atti” a tutti i cittadini che lo richiedono. Sembrerebbe banale. E invece non lo fa, le richieste non hanno risposta e nel “silenzio dei 30 giorni” vengono respinte. Parliamo a ragion veduta. E proprio per questo, Sindaca, Le chiedo pubblicamente, di ricevere gli atti che fino ad oggi ci sono stati negati. E sono 7 mesi. E li chiediamo in tempi celeri. Avremmo potuto rivolgerci (e in estrema ratio lo faremo) ai consiglieri dell’opposizione ma non vogliamo essere dei privilegiati. Ne abbiamo diritto e il Comune si deve comportare di conseguenza. Sempre che non abbia nulla da nascondere.

E, sia chiaro, non vogliamo partecipare alla “torta” e non vogliamo “la nostra fettina”. Vogliamo lavorare in una città dove un’amministrazione pubblica chiede un servizio e una serie di aziende hanno le stesse condizioni di accesso per presentare un’offerta. Poi vincerà il migliore, non quello “ammanicato”, non quello che “fa parte del sistema” o l’amico degli amici.

Si chiama concorrenza. E non è un “diavolo” da combattere, mi creda. Quella sana e corretta è il “sale della Democrazia”. Attendiamo fiduciosi fatti, non parole.

Paolo Bollani – Direttore ÈliveBresciaTv