Ennesima frana sulla Gardesana. Ormai la terza che si verifica nell’Alto Garda. Dopo l’episodio del 16 dicembre a Tremosine, e quello del 4 gennaio a Limone, ecco che la frana sulla 45bis a Riva, all’imbocco nord della galleria Cassandra, ha ulteriormente allarmato Confesercenti della Lombardia Orientale, creando dubbi sul progetto della Ciclovia del Garda.
La caduta dei tre massi, che ha comportato la chiusura della strada Gardesana nella tratta Riva-Limone, “ha evidenziato il fragile equilibrio del territorio e in particolare le criticità in termini di sicurezza che il progetto della Ciclovia comporta”, spiega Confesercenti.
“L’imponente masso che si è staccato dal costone di roccia è precipitato per centinaia di metri frantumandosi sulla gardesana, all’ingresso di una galleria a meno di 100 metri dal tracciato della Ciclovia – ha detto Andrea Maggioni, coordinatore Confesercenti lago di Garda – Lanciamo un appello alle Istituzioni perché prima di procedere ulteriormente con la progettazione e realizzazione della Ciclovia si ascolti il grido d’allarme che la Natura ci sta lanciando”.
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Il Coordinamento Interregionale per la Tutela del Garda, dopo la frana di ieri sera, ha chiesto ancora con più forza la sospensione immediata della ciclovia nel tratto trentino.
“Gli enormi massi franati sarebbero stati trattenuti dalla tettoia prevista per mettere in sicurezza la ciclovia?“, domanda il Coordinamento, “La sicurezza delle persone deve venire prima di ogni altra velleità turistica – concludono – la ciclovia in zona di massimo livello di rischio deve essere ripensata”.