Massima pena per l’assassino di Lala Kamara. Mustapha Dia, senegalese e amico di Lala è stato condannato alla pena dell’ergastolo. La sentenza arriva al terzo giorno di processo. L’omicidio è arrivato al termine di una festa con Dia ad uccidere Lala nell’abitazione che la ragazza condivideva con alcune amiche nel quartiere di Denton Court alla periferia di Manchester. La 26enne era nata in Senegal ma era cresciuta a Brescia dove la famiglia risiede da tempo a Ponte San Marco.
Un destino beffardo, quello di Lala, uccisa alla vigilia di quello che doveva essere il suo primo giorno di lavoro come infermiera dopo aver finito gli studi e vinto un concorso. A confermare il massimo della pena per Dia è stato il padre di Lala, presente in Inghilterra al processo.
Lala è stata strangolata per una questione di soldi. “Lo ha ammesso anche lui -ha sentenziato il padre di Lala-. L’ha ammazzata per portarle via denaro e il tablet. Sono soddisfatto per come si è chiuso il processo -ha proseguito il padre ancora affranto dal dolore – anche se nessuno mi riporterà la mia Lala”. Giustizia è stata fatta con Lala a riposare nel cimitero in Senegal, sua terra d’origine