Ex primario del Civile: chiesta il proscioglimento per Munaretto
La morte di Angiola Maestrello, 57enne veronese operata all’Ospedale Civile di Brescia per un difetto ad un setto interatriale, non fu determinata dalla volontà di Claudio Muneretto, ex direttore della Cardiochirurgia universitaria del nosocomio cittadino, di mantenere candido il proprio curriculum professionale, né tanto meno si è trattato di una sua imprudenza o di negligenza. Nessun omicidio dunque, né colposo né doloso. A sostenerlo è stato il pubblico ministero Ambrogio Cassiani il quale aveva aperto un fascicolo d’indagine e chiesto il processo per la più grave delle ipotesi di reato. Per il Pm a decidere del futuro della donna su il fato, la casualità degli eventi. Di qui la richiesta di non luogo a procedere formulata ieri nel corso dell’udienza preliminare celebrata davanti al gup Elena Stefana. Il professor Munaretto dovrà comunque rispondere in aula dell’accusa di falso per avere ritoccato la cartella clinica della paziente. Ora le parti sono state riconvocate in aula il prossimo 4 luglio, per le repliche e la decisione del giudice.
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