Nel 2° trimestre del 2022, l’export bresciano si attesta a 6.130 milioni di euro, il valore più alto di sempre, ed evidenzia una crescita del 22,5% sullo stesso periodo del 2021. Anche per gli acquisti dall’estero si assiste a una cifra record (3.973 milioni) e a un incremento particolarmente significativo in prospettiva tendenziale (+34,2%).
Nei primi sei mesi dell’anno, le vendite all’estero, complici i livelli elevati dei prezzi delle materie prime industriali, si sono attestate a 11.639 milioni, segnando un +25% sul periodo gennaio-giugno 2021. Il saldo commerciale è di fatto invariato nei confronti del primo semestre dell’anno scorso. A rilevarlo sono i dati Istat elaborati dal Centro Studi di Confindustria Brescia.
La dinamica degli scambi con l’estero ha mostrato quindi un nuovo incremento, nonostante il protrarsi del conflitto bellico tra Russia e Ucraina, le problematiche legate al costo degli input energetici (che si sono poi ulteriormente esacerbate nel corso dell’estate) e l’inflazione galoppante, che impatta sulla fiducia degli operatori economici.
L’evoluzione delle esportazioni bresciane si inserisce in un contesto di consolidamento del commercio internazionale, cresciuto nel primo semestre di quest’anno del 4,5% sul 2021, a cui si affianca il movimento di indebolimento dell’euro (-9,3% sul dollaro nello stesso periodo), che ha favorito le vendite al di fuori dell’Europa.