E’ una Brescia che parla inglese, tedesco, spagnolo, indiano e anche arabo. I dati del primo trimestre 2019 legati all’export bresciano sono incoraggianti: +0,58% rispetto allo stesso periodo del 2018. Una crescita che in termini monetari la si può quantificare in 4.157.722.358 di euro.
Una Brescia sempre più internazionale che in Europa trova nella Germania il principale partner delle imprese bresciane: 876 milioni, circa lo 0,7% in più rispetto al 2018. Fuori dal continente invece, l’economia bresciana ha consolidato i rapporti con gli Stati Uniti: nel primo trimestre le esportazioni hanno superato i 269 milioni di euro. Cresce l’export anche in America Latina con 99 milioni di euro.
Da un capo all’altro del mondo, l’export bresciano si sposta anche in Asia con un mercato da 408 milioni di euro. In Africa invece la crescita è evidente: dai 116,3 milioni di euro si è passati ai 129,7 del 2019.
Se l’export dunque regala soddisfazioni, a far storcere un po’ il naso è il lieve calo delle importazioni. Secondo Alessandro Orizio, vicepresidente Apindustria, una fase di assestamento è nell’ordine delle cose. Brescia però non si ferma e intende consolidare i rapporti non solo con gli Stati Uniti, ma anche con India e Qatar. Due Paesi che rappresentano il futuro e che possono offrire grandi opportunità alle aziende bresciane.