ÈliveBrescia TV

Fanghi e gessi tossici, la Regione chiede una legge nazionale

Non smette di far discutere la vicenda della Wte, l’azienda bresciana che sembrerebbe aver spacciato gessi tossici non trattati per fertilizzante. Oggi la questione è approdata anche in consiglio regionale a seguito di due interrogazioni cui ha risporto l’assessore all’Ambiente Raffaele Cattaneo.

“Il fatto preoccupa la Giunta e questo comportamento, se verrà confermato dalle indagini, è da condannare nella maniera più assoluta – ha detto Cattaneo – è bene ricordare che in questa vicenda non si sta parlando di fanghi ma di gessi. I fanghi infatti sono rifiuti e in quanto tali sono sottoposti al rigido sistema dei controlli ambientali disciplinato dalle norme nazionali e anche da Regione Lombardia. I gessi al contrario non sono un rifiuto ma un ammendante agricolo, che per definizione non è sottoposto a quel sistema di controlli”.

Proprio per questo motivo la Regione chiede a gran voce una legge nazionale che equipari fanghi e gessi per permettere così l’utilizzo in agricoltura solo dei gessi provenienti da fanghi di qualità. In questo filone si è inserito anche l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi:

“Non possiamo essere a favore dell’economia circolare – ha concluso poi Cattaneo – e contro l’utilizzo dei fanghi in agricoltura. I fanghi sono materia organica, che è opportuno recuperare e utilizzare in agricoltura. Ovviamente questo riguarda solo quelli di buona qualità, controllata e certificata. Su tutto questo Regione Lombardia si è impegnata a fare la propria parte. Rimane però, lo sottolineo ancora, un vuoto normativo in tema di gessi sul quale abbiamo bisogno di una disciplina nazionale”.

Exit mobile version