Un vicenda che si trascina da diverse settimane sono numerose sfaccettature quella dei fanghi tossici dispersi nei campi di buona parte del nord Italia e partita da Brescia. Martedì il tema approderà anche in Regione dopo un’interrogazione del Movimento Cinque Stelle lombardo alla Giunta sui controlli e la tracciabilità relativa agli spandimenti di fanghi di depurazione, gessi di defecazione e ammendanti.
“Chiediamo alla Giunta Fontana che si impedisca, una buona volta, che sui terreni destinati all’agricoltura vengano smaltiti materiali e rifiuti illeciti – ha detto il consigliere pentastellato Simone Verni – Arpa deve effettuare i controlli diretti all’atto dello spandimento e la Lombardia deve erogare le risorse necessarie per farlo. I controlli devono avvenire anche sui suoli e in maniera costante nel tempo, al fine di garantire che non vi sia un aumento delle concentrazioni di inquinanti, il cosiddetto effetto cumulo”.
Inoltre il Movimento chiede chiarimenti sui rapporti tra l’azienda coinvolta nel caso giudiziario, il direttore dell’agenzia interregionale per il fiume Po Luigi Mille e i vertici di Regione Lombardia.
“A fronte dell’ennesimo scandalo giudiziario legato all’indagine su di una ditta di Brescia, chiederemo conto alla Giunta dei rapporti tra il direttore di Aipo Luigi Mille, che sembrerebbe ottenesse dei compensi economici dalla Wte proprio grazie a tali rapporti e gli assessori leghisti Guidesi e Rolfi” coclude il Consigliere.