Nel corso della riunione di coordinamento sulla situazione in Ucraina presieduta alla Farnesina dal Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Luigi Di Maio, è stato deciso – d’intesa con le Ambasciate dell’Unione Europea presenti nel Paese – di far rientrare il personale non essenziale della nostra sede diplomatica a Kiev, che resterà in ogni caso pienamente operativa. In parallelo, sul sito “Viaggiare sicuri” del ministero degli Esteri è stata pubblicata una raccomandazione a rientrare dal Paese.
“In considerazione dell’attuale situazione, in via precauzionale, si invitano i connazionali a lasciare temporaneamente il paese con i mezzi commerciali disponibili. Considerata, inoltre, la situazione di incertezza ai confini, si raccomanda di posticipare tutti i viaggi non essenziali verso l’Ucraina e di mantenersi costantemente aggiornati sui mezzi d’informazione e su questo sito”, si legge.
Aggiornamenti
La risposta dell’Occidente alle proposte sulla sicurezza della Russia ha ignorato le preoccupazioni principali di Mosca. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, che ha avuto un colloquio telefonico con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. La conversazione telefonica si è svolta sullo sfondo delle acuite tensioni per una possibile prossima invasione russa dell’Ucraina. Tra le preoccupazioni che Stati Uniti e Unione europea hanno ignorato, Lavrov ha indicato quello della “espansione dell’Alleanza atlantica e del dispiegamento di sistemi d’arma offensivi vicino al confine russo”.
Il capo della diplomazia di Mosca ha ricordato inoltre a Blinken che ogni azione volta a minare l’indelebile sicurezza nella regione euroatlantica è “inaccettabile”. Lavrov ha sottolineato che “la campagna di propaganda avviata dagli Stati Uniti e dai loro alleati su una ‘aggressione russa’ contro l’Ucraina ha obiettivi provocatori” e incoraggia Kiev “a sabotare gli accordi di Minsk e a cercare di risolvere ‘la questione del Donbass’ con la forza”.
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