Il capogruppo del Movimento 5 stelle in Campidoglio, Giuliano Pacetti, ha lanciato sui social network l’hashtag “Virginiasindaca2021”.
Un messaggio chiaro in vista di una possibile ricandidatura di Virginia Raggi alla guida della Capitale e in linea con le dichiarazioni del capo politico Vito Crimi. “Penso che si debba discutere della permanenza del vincolo per chi amministra – ha detto Crimi in un’intervista a Il fatto quotidiano -.
Abbiamo sindaci al secondo mandato a Roma, Torino, Marino e Vimercate. Chi amministra dovrebbe poter lavorare in un’ottica pluriennale quindi una riflessione va fatta. Il mondo cambia e dobbiamo tenerne conto”. Mentre la diretta interessata continua a ribadire che “non è il momento di pensare alle poltrone”, lo ha detto di nuovo ieri in un’intervista al forum del quotidiano La Repubblica, dall’altro lato i più vicini alla sua linea in Campidoglio spingono per una modifica dello statuto del Movimento 5 stelle, che possa permettere a Raggi di ricandidarsi a giugno 2021, data in cui scade il mandato.
“Quando abbiamo iniziato il nostro lavoro siamo partiti da zero, Roma era stata devastata: i conti non erano in ordine, non c’era programmazione, si andava avanti con affidamenti diretti, un’urgenza dopo l’altra – ha scritto Pacetti su Facebook -. Questo oggi non succede più e sarebbe più che giusto continuare a raccogliere i frutti di quanto seminato e avere il tempo di veder realizzata completamente la nostra visione di città”. E ancora: “Io credo che, soprattutto in questa fase, sia necessario costruire e non demolire” e poi “puntare ancora su Virginia Raggi significa poter continuare a programmare per la città. L’alternativa sarebbe azzerare tutto”. Dello stesso avviso anche l’ex capogruppo del M5s capitolino, Paolo Ferrara: capogruppo fino al coinvolgimento nella vicenda giudiziaria sullo stadio a Tor di Valle, da cui poi è uscito a seguito di archiviazione, diventando una figura chiave per il M5s sul litorale di Ostia. “L’esperienza municipale precedente e questa nella Capitale mi hanno fatto comprendere che il capo politico del Movimento 5 Stelle ha pienamente ragione – ha scritto Ferrara su Facebook -. Come sarebbe possibile a Roma non far continuare il lavoro a Virginia Raggi, un sindaco che ha fatto bene? È un po’ come se Giulio II, il Papa delle arti, avesse impedito improvvisamente a Michelangelo di terminare la decorazione della volta della Cappella Sistina. È una questione di opportunità, non per gli individui, ma per i romani”.
Altro fedelissimo di Raggi è l’assessore al Personale, Antonio De Santis. Anche lui tra i primi a sostenere la linea della ricandidatura e quindi di Vito Crimi. De Santis ripercorre alcune azioni dell’amministrazione capitolina in questi anni e commenta: “Cose che non venivano fatte da anni e prodotte da Virginia Raggi. Un mosaico che merita di continuare a esser riempito. Nessun percorso è immune da errori e criticità, peraltro nessuno ha mai fatto sconti, ma è un percorso virtuoso, caratterizzato da una crescita progressiva. Ai cittadini interessa tutto ciò, per questo sono convinto che a parte una dialettica fisiologica tutto il Movimento 5 stelle sia compatto a sostegno di Virginia Raggi, affinché venga valorizzato il patrimonio già costruito. Non bisogna cadere nei tranelli tesi dalle opposizioni, che tentano di aprire varchi per indebolire l’avversario. Il dibattito interno, sano, è però sempre utile”. In ogni caso, una possibile ricandidatura di Raggi con il Movimento 5 stelle dovrà passare per una nuova modifica dello statuto che potrà essere discussa soltanto quando il M5s riprenderà dagli Stati generali che avrebbero dovuto svolgersi a marzo ma sono stati annullati a causa della pandemia. (Rer) © Agenzia Nova – Riproduzione riservata