Fatture false per 120 milioni di euro. Lumezzane entra nell’occhio del ciclone con 35 imprenditori indagati dalla Guardia di Finanza. Si tratta di nomi finiti nel decreto di sequestro preventivo firmato dal Gip Lorenzo Benini su richiesta della Procura.
Inchiesta della Guardia di Finanza sui bilanci dal 2011 al 2015. Da qui la decisione del giudice di sequestrare più di sei milioni di euro ovvero quanto illecitamente si sarebbero messi in tasca gli imprenditori. Nel gruppo dei 35 coinvolti ci sarebbero anche Adelio e Giacomo Bozzoli, fratello e nipote dell’imprenditore Mario scomparso nell’ottobre 2015.
Ai Bozzoli sarebbero stati confiscati 447 mila euro. Dall’inchiesta è emersa la figura preponderante di Claudio Pintossi come amministratore di fatto di numerose società che emettevano fatture per operazioni inesistenti. Pintossi, imprenditore di Lumezzane, è ritenuto amministratore di fatto di almeno undici società.
Il sequestro più importante è stato disposto nei confronti dei vertici della Bonomi Metalli Spa: 2 milioni e 700 mila euro tra soldi sui correnti e immobili. Ammonta invece a un milione e 338 mila euro il blocco dei beni per la Valtrompia Metalli. Il terzo sequestro più pesante è quello avvenuto alla famiglia Bozzoli