Sarbjeet Singh Multani, detto Kamal, é originario dell’India. Ha 41 anni ed in Italia dall’età di 19 anni. Ha frequentato l’Industrial Training Institute, ricoprendo ruoli di responsabilità in aziende metalmeccaniche (Suzuki di Nagpur). Attivo nel volontariato locale, è presidente dell’associazione Nojwan Singh Saba.

Fratelli d’Italia ha formalizzato la candidatura di Kamal nelle proprie liste per le elezioni del 14 e 15 maggio 2023.


“Da tempo i ‘nuovi italiani’, soprattutto se immigrati di seconda generazione, non guardano a sinistra -ha dichiarato il neo candidato- . Le ipocrisie immigrazioniste e la deformazione del concetto di integrazione che propone il centro-sinistra, sono molto lontani dalle idee della nostra comunità. Non sono gli stranieri a guardare a sinistra, ma è la sinistra che continua a dire di guardare agli stranieri.

Per la sinistra – ha proseguito Sarbjeet Singh Multani – siamo solo utili “pedine elettorali”, non distingue fra
irregolari e bravi cittadini, illude i clandestini per strumentalizzarne il consenso. Nessuna nazione può ospitare
più persone di quante ne possa accogliere e assistere. Non c’è niente di ‘umanitario’ nell’aprire
indiscriminatamente le frontiere, per poi destinare a una vita di marginalità e povertà chi entra in Italia”.


“L’amministrazione uscente -ha aggiunto Kamal- non ha saputo offrire reali spazi di integrazione alle comunità straniere. Non mi ha convinto l’uso strumentale del concetto di “inclusione” che in realtà si traduce solo in passerelle politiche,
conferenze stampa e tante promesse.
Chi lavora, produce, paga le tasse e rispetta le leggi non ha bisogno di mancette elettorali ma solo di essere
trattato al pari degli altri cittadini, stesse opportunità, stesso coinvolgimento.
Del Bono-Castelletti sembrano non rendersi conto di come l’immigrazione illegale minaccia la sicurezza e la
qualità della vita dei cittadini. Ci sono zone della città invase dal degrado, abbandonate e invivibili”.


Poi uno dei punti del suo impegno nel caso di elezione: “lavorerò per ridurre la burocrazia comunale e per renderla accessibile e comprensibile a tutti i cittadini, con particolare attenzione per le comunità straniere che fanno oggettivamente più fatica a comprendere le dinamiche della pubblica amministrazione. Serve una politica di affiancamento e consulenza ai commercianti stranieri perché accedano agli strumenti per essere in regola sempre.
Mi impegnerò per introdurre meccanismi di incentivo all’apprendimento della lingua, della cultura e della
Costituzione italiane, con un percorso dedicato in particolare alle donne straniere”.