Erano gli specialisti delle rapine alle coppiette: quattro colpi, in una decina di giorni, in una strada di campagna tra Lonato e Desenzano. La banda è stata fermata dal Commissariato della Polizia di Stato di Desenzano, al termine di una lunga e difficile indagine.
La banda era composta da un ragazzo di 22 anni residente a Brescia già accompagnato in carcere, da un 32enne di Goito attualmente indagato oltre ad un terzo di 26 anni di Canneto sull’Oglio al momento irreperibile. Si tratta di tre individui tutti di nazionalità marocchina. I reati a loro contestati sono per i reati di rapina pluriaggravata e lesioni.
Il modus operandi erano pressochè identici: l’assalto alle coppie appartate in auto avveniva con minacce, impugnando armi in parte vere e in parte finte. In alcuni casi con pistole giocattolo, fedeli riproduzioni delle originali, in altri casi puntando un coltello alla gola per farsi consegnare il Pin del bancomat.
Quattro volte in dieci giorni, in cui sono riusciti a rapinare soldi, orologi, cellulari e carte di credito. Rapine violente: minacce, calci e pugni, tra le vittime anche un 42enne di Carpenedolo che dopo le botte è finito in ospedale con sette giorni di prognosi.
Dalle denunce è scattata l’operazione facilitata dall’arresto di uno dei sospettati dopo una rissa a Desenzano. Le indagini incrociate del fermato e quelle degli autori delle rapine ha permesso di risalire alla sua identità e quella dei complici.