Buone notizie per oltre 13mila operai agricoli e florovivaisti bresciani: nella tarda serata di giovedì è stato firmato dai sindacati e dalle associazioni datoriali il nuovo contratto provinciale a copertura del quadriennio 2024-2027.
Nel nuovo documento viene ufficialmente recepita la costituzione dell’Ente Bilaterale Agricolo Territoriale, all’interno del quale vi sarà ad esempio la gestione di una banca dati delle aziende agricole, lo sviluppo di progetti in convenzione e formativi con gli istituti superiori e universitari, la promozione concreta di azioni per la sicurezza sul lavoro e contro il capolarato.
La trattativa sulla parte economica ha portato al riconoscimento per questi lavoratori di un incremento sulle retribuzioni nell’ordine del 6,4% spalmato su tre livelli: 5% subito, 0,7% da gennaio 2025 e ancora 0,7% da luglio 2025. Un indennizzo ulteriore è stato ottenuto per gli addetti inquadrati all’ottavo livello.
I dettagli
Contrasto al caporalato e al lavoro irregolare
Proprio il contrasto al caporalato e la volontà di valorizzare il lavoro estraneo a qualsivoglia zona nera o grigia hanno costituito il terreno comune sul quale si è andati a sviluppare la normativa relativa agli appalti, e a ribadire il fatto che le aziende sono tenute comunicare preventivamente a EBAT-BS specifici dettagli ed estremi del contratto sottoscritto. Viene inoltre prevista l’istituzione, sempre in capo a EBAT-BS, di un registro all’interno del quale siano protocollate le comunicazioni ricevute e certificate le date di arrivo.
Istituita la “Giornata sulla sicurezza”
Per quanto invece riguarda la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro è stata posta l’attenzione sull’attività degli RLST (Rappresentanti dei Lavoratori Sicurezza Territoriali) e sull’importanza che questi ultimi rivestono all’interno di un comparto che si caratterizza per la presenza di numerose piccole realtà produttive.
L’istituzione di una specifica Giornata sulla sicurezza rappresenta un ulteriore punto fermo del rinnovo contrattuale cui si è giunti, così come l’impegno comune e condiviso nel contrasto alle molestie e alla violenza nei luoghi di lavoro del settore agricolo, nella diffusione di una cultura di genere, nella ricezione di quanto già contenuto all’interno dell’Accordo quadro siglato tra le Parti nel 2018 e già inserito all’interno del CCNL Operai Agricoli e Florovivaisti 2022-2025 e nella messa in campo di iniziative mirate in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere.
È stato recepito il sollecito giunto dalle Parti Sociali rispetto alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori in presenza di infortuni certificati INAIL, con la garanzia di conservazione del posto per ulteriori 2 mesi oltre ai 12 mesi già previsti contrattualmente.
Da rimarcare l’inserimento all’art. 14 di un esplicito riferimento ai lavoratori avventizi, a fianco di quello – già presente – ai dipendenti a tempo determinato, per ciò che inerisce l’orario di lavoro applicato.
Incrementi retributivi nell’ordine del 6,4%
La trattativa sulla parte economica ha portato al riconoscimento per gli operai agricoli e florovivaisti di un incremento sulle retribuzioni nell’ordine del 6,4%, così spalmato su tre tranches: 5% a partire da luglio 2024, 0,7% da gennaio 2025 e ancora 0,7% con decorrenza luglio 2025. Un indennizzo ulteriore è stato ottenuto per gli addetti inquadrati all’8° livello; l’aumento, in questo caso, si assesta sul 6,6%, erogato sempre su tre tranches: una prima (luglio 2024) del 5% e altre due (gennaio 2025 e luglio 2025) dello 0,8%. L’indennità di aprile sarà incrementata di 35 euro per tutti i livelli, con decorrenza gennaio 2025.
Indennità
Importanti risultati sono stati raggiunti anche rispetto al riconoscimento di altre specifiche indennità già esistenti all’interno del CPL di settore, quali per esempio l’indennità di mungitura, alzata a 0,055 euro per ogni quintale di latte consegnato a uso industriale, e l’indennità di capo fiduciario, che da gennaio 2025 passerà dagli attuali 45 a 60 euro mensili. Altrettanto importante il nuovo articolo inserito riguardante la Cassa Integrazione Straordinaria Operai Agricoli, il quale va a colmare il vuoto precedentemente esistente per ciò che concerne l’integrazione del 10% a carico del datore di lavoro in presenza anche eventi straordinari non ricompresi tra quelli attualmente normati.