Ha riaperto a senso unico alternato nel primo pomeriggio, attorno alle 13.30, la strada statale 45 bis Gardesana che dalle 22 di ieri era chiusa al traffico a seguito della frana staccatasi da una parete rocciosa nel territorio di Limone. In mattinata il personale dei Vigili del Fuoco e dell’Anas ha rimosso i detriti finiti sulla carreggiata, permettendo di riaprire il traffico veicolare.
L’ennesimo episodio in un territorio tanto bello quanto delicato. Appena qualche settimana fa aveva fatto parlare (e molto) l’enorme frana di Tremosine che non aveva impattato sulla Gardesana ma che terrà chiusa la Strada della Forra a tempo indeterminato.
La fortuna ha voluto che in quel momento nessuno stesse transitando sotto la parete collassata. Vuoi perché è inverno, vuoi per l’orario. Sta di fatto che anche in questo caso parliamo di disagi, e non di vittime o feriti.
E anche oggi, così come allora, montano le polemiche sull’opportunità di realizzare la ciclopedonale del Garda. Sono infatti numerosi gli appelli da parte delle associazioni ambientaliste che da tempo mettono in guardia sull’opera.
“Il territorio è fragile, non è possibile costruire ovunque” è il monito del Wwf, mentre è ancor più dura la presa di posizione del comitato Gaia: “C’è chi gioca alla roulette russa con la vita delle persone e con l’economia del Garda – scrivono sui social – Due frane in zone ‘sicure’ e senza nessun innesco apparente sono più che un campanello d’allarme, sono una campana a morto sul progetto della ciclovia del Garda”.