“Da un punto di vista pratico la politica sta agendo troppo lentamente – ha esordito Mariasole Andreetto, oggi in piazza a manifestare con Fridays For Future – Abbiamo visto che ci sono state alcune leggi approvate anche a livello europeo ma è tutto troppo poco. Abbiamo bisogno di azioni più concrete e più rapide. È necessario avere leggi molto più incisive che vadano verso una transizione ecologica che sia giusta per tutte e tutti”.
Quella di stamattina è stata una mobilitazione non solo per il clima, ma anche con la collaborazione delle realtà palestinesi e studentesche del territorio per chiedere un immediato cessate il fuoco in Palestina. “Queste due lotte sono fortemente legate tra di loro per questo è importante manifestare tutti insieme”.
E proprio a 5 anni dal Primo Sciopero Globale per il Clima, milioni di persone in tutto il mondo oggi scendono nuovamente in piazza e anche Brescia non ha fatto eccezione.
“La causa palestinese è fortemente legata a quella climatica – spiega infatti Mariam Ahmad dei Giovani Palestinesi Brescia – oltre alla spaventosa crisi umanitaria in atto, lo stato di Israele attraverso l’utilizzo dei mezzi militari che protraggono questa assurda guerra sta emettendo ogni giorno migliaia di tonnellate di CO2”.