Si Facevano chiamare “Gang 88”. Nei guai sono finiti in 19. Tra di loro, 15 sono poco più che ventenni, 4 sono minorenni.
Le accuse sono di “associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro la persona e il patrimonio”, in particolare lesioni, furti e rapine, oltre a detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e di porto di oggetti atti ad offendere”.
I 4 minorenni sono accusati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e reati contro la persona e il patrimonio.
L’operazione, indagini ed esecuzione degli ordini restrittivi ha visto impegnati 135 i Carabinieri.
Per 4 maggiorenni e 4 minorenni si sono aperte le porte del carcere, 8 sono agli arresti domiciliari per 3 sono scattate le misure di 3 misure cautelari dell’obbligo di dimora con obbligo di permanenza notturna.
Gli arresti sono scattati a seguito di un’articolata attività di indagine della Compagnia Carabinieri di Gardone Val Trompia, avviata dalla Stazione Carabinieri di Gussago nel maggio 2019, che nasce da alcuni episodi di furti e rapine, avvenuti a Brescia e provincia nei confronti di minorenni e ventenni.
L’indagine è proseguita fino a luglio 2021 con intercettazioni telefoniche supportate da servizi di osservazione e pedinamento oltre a testimonianze che hanno prmesso di accertare le responsabilità degli indiziati.
Alcuni degli indagati e sottoposti a restrizioni, oltre alla partecipazione alla “Gang 88” avrebbero autonomamente avviato un’attività di spaccio di sostanze stupefacenti principalmente del tipo hashish e marijuana. Attività proseguita anche nei periodi di lockdown.
Oltre alle 19 misure restrittive, i Carabinieri hanno eseguito 23 perquisizioni domiciliari nei confronti di altrettanti indagati a piede libero.