Berlino, 06 giu 10:50 – (Xinhua) – Il clima degli affari nell’industria automobilistica tedesca è peggiorato nel mese di maggio, con l’indicatore corrispondente in calo da -2,4 punti ad aprile a -8,6 punti, secondo un nuovo rapporto del settore.
Per la prima volta dall’ottobre 2022, le case automobilistiche tedesche e i loro fornitori hanno valutato negativamente la loro attuale situazione commerciale e “rimangono pessimisti per i prossimi mesi”, ha dichiarato martedì l’Istituto di ricerca economica Ifo.
Tuttavia, in aprile queste aziende avevano valutato la loro situazione commerciale come migliore, con prospettive molto meno pessimistiche rispetto a marzo.
I dati della German Association of the Automotive Industry di ieri hanno mostrato che la produzione nazionale di automobili è diminuita del 18% su base annua a maggio. In particolare, il mercato delle auto elettriche nella più grande economia europea ha subito una contrazione, con le vendite di nuovi veicoli elettrici (EV) nei primi cinque mesi del 2024 in calo del 7% rispetto all’anno precedente.
Gli esperti dell’Ifo temono che l’impatto di eventuali dazi dell’Unione Europea (UE) sui veicoli elettrici cinesi possa portare a un ulteriore deterioramento dell’industria automobilistica del Paese.
Lo scorso ottobre, la Commissione europea ha avviato un’indagine antisovvenzioni sulle importazioni di veicoli elettrici dalla Cina. La sua decisione è ancora in sospeso.
Secondo quanto riferito la scorsa settimana dall’Istituto di Kiel per l’economia mondiale (IfW Kiel), i possibili dazi dell’UE sulle importazioni di veicoli elettrici cinesi si ritorcerebbero contro con un “impatto notevole sul commercio bilaterale e sulla produzione in Europa”.
L’istituto ha pubblicato i risultati di uno studio di simulazione che mostra che con tariffe del 20%, le importazioni di veicoli elettrici dalla Cina diminuiranno del 25%. Anche le case automobilistiche tedesche che producono in Cina ne risentirebbero.
L’IfW Kiel ha osservato che la riduzione del numero di auto sul mercato dell’UE può essere compensata solo da auto originariamente destinate all’esportazione o da un aumento della produzione. Tuttavia, poiché la produzione all’interno dell’UE è molto più costosa rispetto a quella cinese a causa dei maggiori costi di energia, materiali e manodopera, i dazi finirebbero per “implicare prezzi sensibilmente più alti per i consumatori finali”, ha dichiarato Julian Hinz, esperto dell’istituto.
L’IfW Kiel ha aggiunto che le simulazioni non includono le contromisure della Cina.
Facendo eco ai risultati dello studio di simulazione, anche il presidente della Federation of German Wholesale, Foreign Trade and Services Dirk Jandura ha affermato che, in caso di imposizione dei dazi, gli operatori, i consumatori e le aziende del mercato finale sarebbero svantaggiati. (Xin)
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